Saturday, June 14, 2008

tabella necessità nutrizionali

Concimazione e gestione del terreno

Prima dell’impianto è di fondamentale importanza un’analisi del terreno.

La concimazione di fondo deve apportare concimi organici in abbondanza, mentre i concimi fosfatici e potassici saranno distribuiti in relazione alle analisi. In linea di massima apportare 300-500 q.li/ha di letame maturo, 200 unità di fosforo e 200 di potassio da interrare con l’aratura prima dell’impianto.

La concimazione di produzione va effettuata in base agli asporti della coltura e in funzione delle dotazioni in elementi minerali riscontrate nel terreno. È importante che l’azoto venga distribuito annualmente, in modo frazionato dal pre-germogliamento ogni 20 giorni arrestando la distribuzione a metà giugno per non predisporre i frutti agli attacchi di botrite, a rammollimento precoce, scarso sapore, ecc.. Per impianti equilibrati in piena produzione non si debbono superare i seguenti quantitativi annuali:

100 - 150 Kg/ha di azoto

30 - 50 Kg/ha di fosforo (P2O5)

130 - 180 Kg/ha potassio (K2O)

20 - 50 Kg/ha magnesio

L’impiego di concimi organici ben umificati è raccomandabile. Con l’uso di letame occorre ridurre le concimazioni chimiche (100 q.li di letame apportano circa 50 Kg di N, 30 di P e 70 di K).

Con la fertirrigazione le quantità di elementi debbono essere ridotte del 20-30%; questo metodo è utile per distribuire elementi sotto forma di chelati che hanno un’azione tempestiva, in funzione della carica produttiva, dovuta ad una maggiore mobilità degli elementi stessi nella zona esplorata dalle radici. La fertirrigazione esalta anche l’attività dei chelati di ferro, necessari in presenza di clorosi. La clorosi nei terreni pesanti va prevenuta favorendo il drenaggio delle acque, razionalizzando gli interventi irrigui (pessimo il sistema per scorrimento) e aumentando la dotazione di sostanza organica nel terreno. La clorosi da calcare va curata con somministrazioni di chelati di ferro effettuate alla comparsa dei primi sintomi, distribuendo ripetutamente pochi grammi per pianta con la fertirrigazione. La somministrazione per via fogliare va adottata in casi di estrema necessità.

Un elemento spesso poco considerato ma, invece, molto importante è il calcio; questo concorre in modo determinante a migliorare la consistenza dei frutti e quindi la conservabilità, aumenta la resistenza ai marciumi, incrementa la pezzatura e i valori organolettici. Va somministrato ripetutamente, ogni 15-20 giorni, a partire dall’ingrossamento dei frutti fino alla fase di pre-raccolta, per via fogliare o con la fertirrigazione a seconda dei prodotti usati. Altri microelementi vanno somministrati per via fogliare in particolari momenti: il boro all’inizio della fioritura per migliorare la permeabilità del polline; rame, zinco, manganese, ecc.., durante l’accrescimento dei frutti.


___________________________________________________________________
Un impianto con una produzione di circa 30-40 t/ha utilizza approssimativamente 130-180 kg/ha di azoto. Parte di queste unità fertilizzanti ritorneranno al suolo con la caduta delle foglie e con il materiale di potatura se trinciato in loco. Particolarmente elevati risultano gli asportati di potassio , infatti anche in caso di trinciatura del materiale di potatura essi raggiungono circa 150-200 kg/ha di K2O, confermando la grande esigenza di potassio da parte dei frutti.
Per l’actinidia l’adeguato contenuto in calcio nei frutti rappresenta un prerequisito essenziale per l’ottenimento di una produzione di qualità.

Azoto. La richiesta di tale elemento è particolarmente elevata dal germogliamento fino alle prime settimane di luglio e nelle prime fasi di sviluppo dei frutti. Ciò è chiaramente legato alle modalità di sviluppo dell’area fogliare che raggiunge il suo massimo proprio alla fine di giugno. Va precisato che nelle prime settimane dal germogliamento una quota di circa il 60% dell’azoto totale richiesto per la crescita di foglie e germogli deriva dalla mobilizzazione dell’azoto immagazzinato nelle radici. Pertanto è consigliabile rinviare il primo intervento con l'azoto di 3-4 settimane rispetto alla data di germogliamento. Entro le prime 2 settimane di luglio, l’impianto utilizza circa il 60-70% dell'azoto totale annuo. È necessario garantire gli apporti azotati anche nella tarda stagione al fine di ricostituire le riserve che saranno indispensabili per la corretta ripresa vegetativa dell’anno successivo.

Fosforo. Le asportazioni annuali di fosforo sono molto limitate. Questo dato di fatto, in caso di normali dotazioni di fosforo nei suoli, permette di suggerire la possibilità di effettuare concimazioni di fosforo ogni 3-4 anni con 30-40 kg/ ha di fosforo, oppure di distribuire oculatamente le poche unità asportate con la fertirrigazione.

Potassio. I frutti risultano molto avidi di tale elemento accumulandone circa il 55% del totale, con una modalità graduale e pressoché costante durante il loro sviluppo. Nelle foglie, invece, il potassio (K) è accumulato con rapidità durante le prime fasi successive al germogliamento.

Magnesio. Si tratta di un elemento assorbito in modeste quantità e distribuito per il 70-80% circa nelle foglie. Raramente si assiste a fenomeni di carenza di magnesio, il più delle volte dovuto alle caratteristiche sub-acide dei suoli che favoriscono il suo dilavamento, in tal caso è preferibile effettuare delle concimazioni fogliari.

Calcio. È accumulato quasi completamente nelle foglie con una dinamica di accumulo che differisce molto rispetto a quella dei frutti: mentre nelle foglie si ha un tasso di accumulo costante, nei frutti circa il 70-80% di Ca è accumulato entro le prime 6-7 settimane dall’allegagione. Tale distribuzione a favore delle foglie è spiegata tenendo in considerazione che il Ca è trasportato per via xilematica e che l’acqua assorbita è traspirata quasi esclusivamente dalle foglie. Quindi, la tecnica colturale dovrà garantire l’adeguato livello di calcio nei frutti piuttosto che nelle foglie, cercando di sfruttare a tale scopo i suggerimenti derivanti dai numerosi studi di fisiologia condotti .




Tabella per il calcolo delle necessità nutrizionali del kiwi adulto


Fasi fenologiche

Giorni

Apporto %

di N totale

Nutrienti da fornire (kg/ha)

N

P2O5

K2O

MgO

CaO

Dai germogli alla fioritura

22

10%

17,0

7,7

42,5

5,1

0,0

Fino alla fine dell’impollinazione

23

25%

42,5

19,1

106,3

12,8

0,0

Fino al cambiamento colore semi

72

35%

59,5

26,8

148,8

17,9

0,0

Fino alla raccolta

58

25%

42,5

19,1

106,3

12,8

0,0

Fino all’inizio riposo vegetativo

15

5%

8,5

3,8

21,3

2,6

0,0

Totale

190

100%

170,0

76,5

425,0

51,0

0,0

Concime post allegagione

Dopo la allegagione che quest'anno è stata abbondante e speriamo che duri questo è il piano di concimazione in 4 passaggi, tutti fatti con concime fogliare :
  1. da farsi entro la fine di giugno: Fructol 1Kg/ha Kappa G (favorisce il concentrare della spinta sul frutto e trascurare la pianta) 2Kg /ha. Chelal Alga 2hg/Ha
  2. da farsi dopo una 15 di giorni: Fructol 1kg/ha kappaG 2Kg/ha e Kelal Alga 2hg/ha+ Kelal Omnical 1kg/ha
  3. da farsi alla ripresa vegetativa (inizio settembre) Nur 2kg/ha + KappG 2Kg/ha +Kelal Alga 2hg/ha+Kelal Omnical 1Kg/ha
  4. Dopo una quindicina di giorni ripetere con Nuer 2Kg/ha +KappaG 2Kg/ha + kelal Alga
I trattamenti devono essere fatti in ore fresche lontano dai picchi di calore